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Inglese
In inglese, lingua isolante, contrariamente all’italiano, che è lingua flessiva, pochissime parole hanno forme diverse a seconda del genere: sostanzialmente quasi solo i pronomi e pochi sostantivi, di cui molti hanno un’alternativa gender-neutral:
- woman/man → person;
- husband/wife → spouse;
- sister/brother → sibling.
Per questo motivo, negli ultimi anni sono state proposte varie alternative per i pronomi inclusivi, praticamente sufficienti di per sé a rendere la lingua inglese inclusiva.
Nel tempo sono stati proposti vari pronomi coniati ad hoc:
- He/She → Zie, Sie, Ey, Ve, Tey, E
- Him/Her → Zim, Sie, Em, Ver, Ter, Em
- His/Her → Zir, Hir, Eir, Vis, Tem, Eir
- His/Hers → Zis, Hirs, Eirs, Vers, Ters, Eirs
- Himself/Herself → Zieself, Hirself, Eirself, Verself, Terself, Emself
Il pronome che si sta più diffondendo, tuttavia, è il singular they, con le sue varianti:
- He/She → They
- Him/Her → Their
- His/Her → Their
- His/Hers → Theirs
- Himself/Herself → Themself/Themselves
Questa versione dei pronomi inclusivi nel 2019 è stata accettata anche da uno dei più famosi dizionari di lingua inglese, il Merriam-Webster che l’ha perfino dichiarata Parola dell’anno 2019.
Nonostante l’uso in senso inclusivo sia recente, il singular they non è un’invenzione recente: è stato in uso in quanto tale sin dal tardo XIV secolo per riferirsi a persone senza menzionarne il genere.
Sempre il Merriam-Webster cita una lettera di Emily Dickinson, datata 1881:
Almost anyone under the circumstances would have doubted if [the letter] were theirs, or indeed if they were themself.
Inoltre, la settima edizione (2020) del Publication Manual of the American Psychological Association, fonte ufficiale dell’APA Style, stile di riferimento per molte pubblicazioni accedemiche, raccomanda ufficialmente l’uso del singular they.
Spagnolo
Lo spagnolo condivide con l’italiano le stesse problematiche di genere delle lingue flessive.
Anche in spagnolo, come in italiano, si è dapprima affermata nello scritto la sostituzione delle desinenze di genere con la @ o, caso specifico dello spagnolo, con la x.
Anche in spagnolo, però, si è posto il problema di come potersi esprimere in modo inclusivo nel parlato.
Lo spagnolo, però, agevolato dal fatto che il plurale si forma col suffisso -s anziché con una diversa vocale, ha più “spazio vocalico” libero rispetto all’italiano.
In questi ultimi tempi, quindi, si sta affermando l’uso della –e come desinenza inclusiva (e, ovviamente, –es al plurale).
Svedese
Anche lo svedese è lingua isolante e quindi anche in questo caso è sufficiente una modifica dei pronomi per consentirne un uso inclusivo.
Il pronome hen, versione inclusiva dei pronomi hon (lei) e han (lui), è stato proposto già nel 1966 da parte del linguista Rolf Dunås su un quotidiano regionale, poi nuovamente nel 1994 da parte del linguista Hans Karlgren, stavolta su un quotidiano nazionale.
Nel luglio 2014 è stato dato l’annuncio che hen sarebbe stato incluso nello Svenska Akademiens ordlista, il glossario ufficiale della lingua svedese pubblicato dalla Svenska Akademien (più o meno l’equivalente della nostra Accademia della Crusca).
… e le altre?
Chiaramente non possiamo documentare qui ogni alternativa usata da ogni lingua al mondo: sarebbe ben oltre lo scopo di questo sito, oltre al fatto che sarebbe meglio essere esperti di una lingua prima di scriverne.
Ma se qualcunǝ dellɜ visitatorɜ avesse competenze specifiche e desiderasse contribuire… può scrivere a info@italianoinclusivo.it!