10 agosto 2021 – Ancora Repubblica, “L’asterisco toglie voce all’italiano”

17 Agosto 2021 Off Di Italiano Inclusivo

Sembra che La Repubblica abbia preso davvero a cuore la questione dell’italiano inclusivo, pubblicando in poco più di un mese il quarto articolo sul tema! Peccato che, su quattro articoli, ben tre sono critici, ma in modo estremamente superficiale.

Quest’ultimo, però, a firma di Maurizio Bettini – filologo classico, latinista, scrittore e accademico – da un certo punto di vista li batte tutti. Infatti il primo, clamoroso errore è già nel sottotitolo:

In controtendenza con la storia dell’alfabeto lo schwa e gli altri segni grafici non hanno un corrispettivo fonetico

Chissà cosa ne penserà l’IPA, International Phonetic Association (Associazione Fonetica Internazionale), della quale la fonetica è l’unica missione e che è l’ente che ha deciso di assegnare la schwa a un ben preciso fonema, ed è esattamente il motivo per il quale è stata scelta come alternativa migliorativa rispetto all’asterisco, in uso già da prima.

Bettini prosegue con una bellissima storia dell’invenzione dell’alfabeto a partire dai precedenti sistemi di scrittura, che però nulla ha a che fare col tema dell’articolo. Finché, solo nell’ultimo paragrafo, si torna a parlare di italiano inclusivo e schwa. Affermando innanzitutto che servirebbe a “rendere neutro il genere” – con buona pace degli anglofoni, che non usano certo it ma il singular they per parlare in modo inclusivo – e poi che non rappresenterebbe un suono grammaticalmente esistente nell’italiano standard.

E va bene, allora diamo la colpa al titolista per quanto scritto nel sottotitolo. Però verrebbe da dire: bella scoperta che la schwa non esiste nell’italiano standard. Per questo proponiamo una modifica che lo renda inclusivo. E la schwa serve proprio a questo.

Ma, in ultimo, un commento semplice semplice. Secondo noi, la schwa non toglie voce all’italiano: piuttosto, gliene aggiunge. Gli dà modo di poter parlare di – e dar voce a – tante persone di cui non si può parlare col solo italiano standard. Per questo, ben venga la schwa.


Aggiornamento: scopriamo tardivamente anche questo commento allo stesso articolo a firma Lorenzo Gasparrini, sul suo blog Questo uomo no. Anche se in molte parti scrive cose analoghe a quanto da noi scritto sopra, crediamo valga la pena di leggerlo.